Nello spirito buddista tibetano le lung-ta, al termine del loro utilizzo, vengono bruciate – operazione che connette con lo spirito della community del Burning Man, di cui Burningmax fa parte da oltre 18 anni (vedi bio).

In questo senso, come inizialmente previsto, l’installazione per Il Cadavere Squisito #21 sarebbe stata completata alla successiva edizione dell’iniziativa con una “burn performance” durante la quale le lung-ta sarebbero state bruciate in un braciere disponibile negli spazi esterni della galleria, sempre nel pieno rispetto della tradizione tibetana, ovvero effettuando l’operazione con intenzione, e recitando mantra di buon auspicio.

La “burn performance” futura sarà supportata dall’esposizione di un video (o slideshow di immagini fotografiche) che documenta l’installazione realizzata nel mese di ottobre. Al monitor che documenta l’installazione sarà associato un altare votivo che, nella giornata di domenica, conterrà le ceneri delle lung-ta bruciate il giorno prima.

Dopo un test di bruciatura delle mascherine si è scelto però di abbandonare la “burn performance”. A differenza delle lung-ta tibetane in cotone leggero, le mascherine mediche sono prodotte con materiali plastici che, quando bruciati, producono un fumo nero tossico dannoso per l’ambiente, oltre che per il pubblico e il performer. In alternativa, l’installazione si sarebbe potuta trasformare in un intervento di street art.

Dopo ulteriori riflessioni, Burningmax ha invece deciso di riproporre l’installazione/memorial alla prossima edizione di Nowhere, il gathering ufficiale della community Burning Man europea, che da 18 anni si tiene ogni estate nel deserto de Los Monegros, nel nord della Spagna, in prossimità di Zaragoza – con l’esclusione degli ultimi due anni, in cui il gathering è stato cancellato a causa della pandemia covid. Essendo Burningmax molto legato all’evento spagnolo della community burner, così come alla tradizione dei Burning Man Temples, la scelta di portare le benedizioni delle lung-ta alla community burner europea è stata ovvia.

Tra l’altro, purtroppo, molti dei membri della community burner hanno sofferto lutti a causa della pandemica covid, quindi l’intervento memorial sarà probabilmente molto apprezzato. Non solo, si ricorda che LUNG-TA è stata realizzata anche grazie al supporto economico dello stesso festival, grazie and un “art grant” offerto dal Nowhere Art team, il gruppo che coordina e supporta i contributi creativi che i partecipanti apportano al festival.

LUNG-TA quindi da “city art” si trasformerà, nell’estate 2022, in “desert temple” – o comunque in un contributo memorial da integrare al Tempio di Nowhere 2022, se ne sarà proposta la realizzazione da parte di un gruppo di partecipanti. Nel caso non dovesse essere prevista la realizzazione di un tempio a Nowhere 2022, Burningmax realizzerà comunque un intervento “stand-alone” per il festival del deserto, un sorta di “meta-tempio” memorial che, nel rispetto della tradizione burner, offrirà ai partecipanti un luogo di connessione spirituale, contemplazione, riflessione e memoria, oltre a diventare per i partecipanti uno spazio “sacro” per riposo, yoga, rituali, matrimoni, riunioni e altre connessioni spirituali e umane.

Potete trovare maggiori informazioni sulla tradizione e cultura dei “Burning Man Temples” al sito ufficiale dei Burning Man Temple Guardians (in inglese).

La photo gallery definitiva di Lung-ta Temple sarà pubblicata dopo aver realizzato l’installazione a Nowhere 2022, prevista per luglio 2022.

Per i curiosi che vogliono una preview sul lavoro effettuato da Burningmax, individualmente o in forma collettiva, su templi creati per Nowhere (Spagna) e Black Rock City (Nevada, USA), ecco alcune immagini per occupare temporaneamente lo spazio della galleria fotografica. Ad installazione ultimata, sarà qui pubblicata una galleria fotografica dedicata al Lung-ta Temple.